Un gesto d’amore a distanza

Un gesto d’amore a distanza

Squilla il telefono. “Mamma”.
Rispondo subito, tanto ce l’ho sempre in mano.

“Mami?”
“Ciao bella! Tutto a posto?? E’ successo qualcosa?”
“Tutto bene mamma, tranquilla. Perché?”
“Eh mi sono preoccupata! È da ieri che non posti niente su Instagram!”

Mia madre. Fino a poco tempo fa, aveva serie difficoltà a distinguere il telecomando della tv da quello di Sky, e guardava solo il Tenente Colombo su Rete4. Oggi ha un account Facebook e un profilo Instagram.

Mi mette i like e le faccine con gli occhi a cuoricino. Mi lascia commenti ad alto contenuto di vocali e livelli illegali di punteggiatura: “Bravissimaaaa!!!”. Io mi imbarazzo e spero sempre che vi sfuggano. Ci sentiamo più che altro su whatsapp, dove scrive messaggi a prova di crittologo per via del conflitto generazionale con il completamento automatico.
Le conversazioni sono tipicamente mamma-figlia. O quasi.

“Coem stai?”
“Così così, ancora febbre e mal di stomaco.”
“Oh no! Stai al saldo, devi molto, risposati”.
“HAHAHAHAHAHAHA”
“Non prendermi in tiro! Odio questo cellukare!”

Io ridevo per il contenuto, non per la forma. State al saldo e risposatevi voi, con tre figli.

C’è anche mia suocera sui social. Lei mi segue addirittura su Snapchat. Un tempo mi stimava, penso. Oggi ascolta i miei sragionamenti sulla maternità con il filtro Bambi e assiste ai dialoghi fra il mio Io e il mio SuperIo. Per non parlare dei concerti col finto microfono. Come distruggere anni e anni di personal branding della nuora ideale a colpi di snap di dieci secondi.

Naturalmente mamma e suocera non sono interessate tanto a me, quanto ai loro nipotini. Perché, alla fine dei conti, qui la vera mamma stalker sono io. Dichiaratamente photo-maniac, definitivamente social-addicted.

“Mamma, mi dai una fetta di torta?”
“Un attimo amore, prima scatto la foto”.
“Ma io la voglio adessooo!”
“Va bene, ecco la tua fetta. Tieni ferma un attimo la mano così…”

torta

Lo sappiamo tutti, che le mamme hanno affetto in esubero. Lo esprimono in tanti modi diversi, dalle piccole raccomandazioni quotidiane che ancora ci fanno, nonostante abbiamo superato da un pezzo i trent’anni, fino a queste coccole digitali a distanza. Piccoli segni di affetto dei quali sentiamo ancora il bisogno. Tra un emoticon del buongiorno e un like della buonanotte, vogliono solo starci più vicine.

Per le mamme 2.0, la tecnologia azzera le distanze. Rende più sopportabile il distacco. Riduce sensibilmente i “Non ti fai mai sentire” ed edulcora la lontananza.

Oh già, azzerare le distanze.

Ci sono distanze che non si azzerano mai. Perché non sono fatte tanto di chilometri, quanto di divari. E sono divari così ampi che, se anche provi a saltarli col pensiero, di tanto in tanto, quando ti ricordi che esistono, l’immaginazione non ci arriva.

Immaginazione: capacità di rappresentarsi cose non presenti in atto alla sensazione. Immagin-azione: solo pensiero o anche azione? Dopo che queste cose sono state rappresentate, facciamo anche qualcosa?

Il mio amico Danilo è molto più giovane di me, ma è diventato papà qualche anno prima, in un certo senso. Era il 2009. Io lavoravo già da un po’, mi ero appena sposata. Per lui, il primo vero posto di lavoro, il primo stipendio fisso. E cosa fa Danilo, con i suoi 25 anni? Adotta un bambino a distanza.

Ha gli occhi che brillano, papà Danilo. Li rivedo come fosse oggi. Ha ricevuto la pagella di Moussa, suo figlio. A scuola è proprio bravo sai? Guarda, mi ha mandato un disegno. Mi aiuti a tradurre la sua lettera dal Francese? Mi racconta tutto con entusiasmo, nelle pause caffè. Proprio quanto quel caffè, costa ogni giorno la vita di Moussa. Smisurata invece la mia ammirazione per Danilo.

Oggi Moussa è diventato grande. Grazie all’aiuto di Danilo, ha finito la scuola e ha imparato un mestiere. E Danilo sta pensando di adottare un altro bambino.

ActionAid_adozione a distanza

ActionAid è un’organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà. Basa il suo lavoro sul rispetto dei diritti umani e agisce insieme alle popolazioni e le comunità più emarginate attraverso programmi di sviluppo in Asia, Africa e America Latina.

L’adozione a distanza con ActionAid è un supporto reale alla comunità locale di un Paese. L’associazione infatti non si limita alla distribuzione di aiuti e beni di prima necessità, ma programma una serie di interventi a lungo termine per eliminare le cause della povertà e rendere la comunità autonoma e indipendente. Nel corso del suo operato, Action Aid ha raggiunto oltre 170.000 bambini, le loro famiglie e la comunità in cui vivono, aiutando complessivamente circa 5 milioni di persone in 40 paesi del Sud del mondo e in Italia.

action aid_aiutiPerché adottare a distanza con Action Aid?

Perché con 25€ al mese (meno di un euro al giorno) possiamo garantire un futuro ad un bambino. Non vi sembra sufficiente come motivazione?

E se non vi ho convinti io, sicuramente ci riusciranno i The Jackal 🙂

A NATALE, SCEGLI L’ADOZIONE A DISTANZA.

Post in collaborazione con Action Aid Italia.

Buzzoole

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