Letture da mamma: dorme finalmente!

Letture da mamma: dorme finalmente!

Oggi vi parlo di privazione da sonno, di occhiaie perenni, di nottate più travagliate del travaglio stesso. Di strategie e rimedi, se esistono. Di libri che promettono di svelarveli.

Pagina bianca. Mentre sorseggio il mio secondo caffè, mi domando dove troverò la lucidità mentale per arrivare in fondo a questo post, ricordandomi tutto quello che vorrei dire ed esprimendomi in un italiano accettabile. Leggo e rileggo le prime due righe e mi si è già inceppato il cervello.

Come avrete intuito, anche stanotte non si è dormito molto qui. Ormai la storia va avanti da settimane. Settimane per non dire mesi, mesi per non dire da sempre.

La mia fortuna è che la privazione del sonno al limite mi farà scrivere questo articolo peggio del solito. Se io fossi una conducente di autobus o un chirurgo, ci sarebbe seriamente da preoccuparsi. Ma insomma, tutte le mamme hanno bisogno di chiudere gli occhi, ogni tanto.

Bimbomatto compirà presto 4 anni e non ci lascia dormire da quando aveva 4 mesi. Il che fa di me una delle massime esperte sulla piazza di figli che non dormono. Preferirei essere una grandissima dormigliona su letti a due piazze ma tant’è. Approfittate della mia esperienza!

Sospetto vi stiano già sorgendo alcune domande. Tipo: Cosa vuol dire esattamente non ti lascia dormire? Resta sveglio tutta la notte? Fatica a prendere sonno e si addormenta tardissimo? Si sveglia più volte e ti chiama? Dorme nel lettone?

Più o meno tutte queste. Ho vinto qualche cosa? Se c’è qualche azienda di make up all’ascolto, sappiate che io da sola contribuisco a 1/3 del vostro fatturato in correttori per occhiaie. Almeno mandatemi un buono sconto.

Mentre scrivo, il caffè inizia a fare effetto e lentamente mi risveglio (Lavazza, se mi leggi, anche tu batti un colpo). Mi tornano alla mente i primi tempi della mia vita di mamma, quando non dormire in fondo era normale. Chi si aspetta che un neonato dorma 8-12 ore senza interruzione già nelle prime settimane di vita è uno sprovveduto. I bambini che lo fanno sono l’eccezione, non la regola. E i genitori non hanno alcun merito. Si chiama C U L O. E quando si parla di sonno, quella parolina di quattro lettere io non ce l’ho mai avuta.

carenza di sonno

A dire il vero, se come dicono gli esperti la questione è in buona parte genetica, posso tranquillamente dare la colpa a mio marito. Perché io da piccola dormivo come un sasso lesso ovunque mi appoggiassero. E se non avessi due figli sarebbe ancora così, sob.

Mio figlio, come il padre, ha sempre avuto un sonno leggero, disturbato e caratterizzato da molti risvegli. Nei periodi più difficili, è arrivato a svegliarsi anche 15 volte. Dopo mille prove, tremila strategie diverse e numerose letture sul tema, mi è chiaro che la radice del problema risiede nella sua incapacità di rilassarsi e addormentarsi autonomamente.

Ha sempre avuto bisogno di un supporto. Il principale sono sempre stata io: prima il mio latte, poi le mie braccia, ora il mio collo. Sì, ancora oggi per rilassarsi appoggia una manina sul mio collo, poi si gira da un lato e finalmente si addormenta. Se questo accade nel suo letto, al primo risveglio tornerà a cercare il mio collo. Nel lettone.

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(strategie molto subdole per rendere più accogliente il suo lettino)

Precisamente cosa ho sbagliato? Quando ho sbagliato? Ma soprattutto, ora come rimedio?

Fra i molti libri che ho letto sull’argomento, cercando disperatamente di correre ai ripari, c’è “Dorme, finalmente!” di Christine Rankl.

Che dire, ho letto il titolo ed ero già alla cassa.

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Nonostante il titolo incoraggiante, l’autrice nell’introduzione mette però subito le mani avanti, chiarendo che in nessun manuale troveremo mai una ricetta universale che possa risolvere magicamente i problemi di sonno di tutti i bambini.

Questa premessa, che lei definisce “il dilemma dei manuali di puericultura”, mi è piaciuta molto, perché come ho già scritto non sono una mamma che ama le istruzioni veloci da applicare alla lettera, perché i figli non sono dei mobili Ikea.

Il libro aiuta prima di tutto i genitori ad individuare i fattori che sono alla base del problema del sonno dei bambini da 0 a 6 anni, affinché si possa mettere in atto un rimedio davvero efficace e appropriato alla loro età e al loro temperamento.

L’autrice individua e classifica diversi fattori:

cause fisiche (un malanno, un raffeddore, i maledetti dentini, o gli scatti di crescita);

abitudini scorrette (rituali inadeguati all’età, o la totale assenza di rituali);

cause psicologiche (che possono riguardare piccoli turbamenti del bambino, ma anche la relazione fra i genitori ad esempio).

A queste cause scatenanti, ogni bambino reagisce in modo diverso in relazione al suo temperamento e alla sua sensibilità.

Nel libro troverete una chiara e utile spiegazione di come funziona il sonno dei bambini – che è diverso da quello degli adulti – e l’analisi del sonno rispetto alle diverse fasce d’età, perché alcuni cambiamenti importanti, come i progressi motori o l’ingresso al nido, possono incidere sulla qualità del sonno.

I 6/7 mesi, ad esempio, sono un periodo particolarmente delicato per il sonno infantile, perché alla ricerca di autonomia del bambino spesso si accompagna la paura del distacco dalla mamma. Un buon consiglio suggerito nel libro è quello di fare il gioco del cucù, per imparare a separarsi e ritrovarsi con il sorriso.

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(non crediate che non ci sia passata anche col più piccolo eh)

L’aspetto fondamentale su cui invece dovrò lavorare con il mio ormai quattrenne, come dicevo, è la sua capacità di tranquillizzarsi da solo e di gestire le piccole frustrazioni. Considerando la sua indole sensibile, anarchica e facilmente irritabile, prevedo ancora molte altre notti insonni.

Datemi retta, prevenire è meglio che curare. Ecco perché mi sento di consigliare la lettura di questo libro a tutte le neomamme, già nei primi giorni di vita del vostro bambino. Conoscerete da subito i possibili problemi del sonno che potrete incontrare e sarete preparate ad affrontarli nel modo giusto. Soprattutto, eviterete gli errori più umani comuni.

Ma non lo leggete in gravidanza! Godetevi e coccolatevi il vostro pancione e continuate a sperare di vincere il superenalotto dei figli dormiglioni.

Io ve lo auguro di cuore!

 

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Christine Rankl – Dorme, finalmente! Risolvere i problemi di sonno dei bambini da 0 a 6 anni.

Edizioni Urrà

Prezzo: 14,00 €

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