Ore 8:30 del mattino. Accompagno Ale alla materna con Gabri al seguito.
Davanti all’ingresso una piccola lumachina, tutta trafelata, striscia con tutte le sue forze per non arrivare tardi a scuola.
Ed è subito meraviglia.
“Oooh, una lumachina! Ma che carina!”
Si forma un piccolo cerchio di mamme e bambini curiosi che studiano l’interessantissimo evento.
“Corri lumachina, corri, che la scuola chiude!”
“Guarda, anche lei c’ha lo zaino!”
“Chi sa cosa si è portata per merenda, ha ha ha!”
I piccoli osservatori accovacciati la incoraggiano a fare in fretta. Vorrebbero toccarla, ma le mamme li invitano dolcemente a non farle del male.
“Ha le corna!”
“Guarda la bava!”
Gabri, in piedi e un po’ in disparte, assiste a tutta la scena in silenzio. Poi, improvvisamente, assesta una rapida e violenta pestata e… CIAK! Addio lumachina.
Il gelo fra gli astanti.
Uccidete anche me, ORA.
Sono la madre del killer.
Lo leggo negli sguardi delle altre mamme.
Io lo so che in realtà pensano “Meno male che è stato il suo”.
Mi scappa un po’ da ridere e un po’ da piangere.
“Gabri! Ma perché hai ucciso la lumachina! Non si uccidono gli animaletti!”
“Mamma, a me fa ccchifo la bava”.
[Aggiungo una paradossale ma doverosa precisazione a seguito delle discussioni emerse anche sul profilo Instagram. Questo post, era ironico. Un puro e semplice spaccato di vita reale. Mi sembrava scontato e anche un po’ noioso dilungarmi parlando di educazione alla non violenza e di maltrattamento degli animali. Dopo il fatto, non ho certo battuto il cinque a Gabri. E’ ovviamente seguita una necessaria conversazione mamma-figlio sull’accaduto, sempre e comunque adeguata ad un bambino di due anni. Il quale, per inciso, è stato subito rimproverato dal fratello di quattro.]
24 comments
Eliotta
10/06/2016 atMa è ironico? Non credo le altre madri pensino “che fortuna non è stato mio figlio”. Non è fortuna, ma educazione. Ma mica nel senso di buone maniere.
(E soprattutto non sto dicendo che lui non sia educato, per carità). E’ molto bello insegnare a osservare e stupirsi invece che pestare per capriccio.
L’istinto è togliere di mezzo ciò che ci fa schifo, ma educare serve a questo.
Cioè io mi sarei aspettata che l’episodio di per sè anche simpatico fosse uno spunto per dire quanto è importante insegnare che se una cosa non ti piace non è che non deve esserci.
Ornella Sprizzi
10/06/2016 atEliotta,
il post s’intitola “Breve storia triste” e sì, è ironico. Si conclude con la motivazione che ha dato mio figlio per aver ucciso la lumaca semplicemente perché fa ridere. E’ un post nato spontaneamente subito dopo il fatto e non aveva la pretesa di insegnare niente a nessuno, solo di raccontare un episodio reale.
Tanto più che mi sembra assai scontato sottolineare ciò che è seguito: una conversazione educativa sul rispetto e la non violenza con un duenne. O pensi che gli abbia battuto il cinque?
Se poi vuoi saperla tutta, gli altri bambini non hanno alzato un dito contro la lumaca, ma quando Gabri l’ha uccisa, lo hanno portato in trionfo, esultando e ridendo per il risvolto tragicomico. L’unico che ha rimproverato Gabri, fra tutti, è stato il fratello. Ecco perché io credo che le altre madri in fondo abbiano pensato “Meno male che lo ha fatto prima lui”.
Adele e Giovanni
10/06/2016 atSalve, non ho un account instagram e non posso commentare e non intendo aprirlo. Io (Adele) e un mio collega (Giovanni) abbiamo visto una foto che rimandava a questo articolo, quindi scriverò qui ciò che abbiamo notato entrambi. Tra l’altro lei mi sembra una persona gentile ed educata, quindi meglio qui che su instagram dove la maleducazione e anche la stupidità (per non dire di peggio) dilagano. Sono rimasta sconvolta dai commenti sotto la foto della suddetta lumaca.
Una signora ha lasciato un commento, sì fuori luogo, ma educato e tranquillo sugli allevamenti. E’ stata insultata da tutti quelli sotto e non riguardo all’argomento che la sventurata aveva tirato fuori, ma con affermazioni che non c’entravano nulla. La cosa più incredibile è stato leggere qualcuno darle della “nazi-vegana”. Pazzesco che ci sia gente che insulta uno stile di vita che evita sofferenze agli animali e soprattutto che cerca di evitare l’inquinamento disastroso che gli allevamenti industriali provocano (perchè sì, sono soprattutto quelli di bovini ai primi posti per inquinamento). Noi lavoriamo per la Commissione europea (l’organo UE che emana regolamenti e direttive) e ne sappiamo qualcosa al riguardo. Uno/a è arrivato/a a scrivere che chi non ha foto su instagram non è una persona nè seria nè reale. Qualcun altro ha paragonato la sperimentazione animale (quindi i medicinali) al carpaccio. Qualcuno ha fatto dell’ironia per una madre che non vuole comprare pennarelli testati su animali, l’ha definita una matta o qualcosa del genere. Siamo allibiti (ma forse non dovremmo stupirci) e lo sono rimaste anche le 6 persone con noi in attesa di una riunione, per l’ignoranza arrogante a cui si è dato sfogo sotto quella foto. Davvero reputate matto chi si pone il problema di capire cosa c’è dietro a quello che si compra? Cosa comporta, cosa provoca.
Ogni giono ogni persona VOTA decidendo come spendere i propri soldi, i modi di produzione sono orientati dal consumatore. Ed è l’unico voto che conta. Le azinde producono o in base alla domanda, lei lo saprà. Tutto questo discorso non c’entra nulla con la lumaca e con suo figlio e mi scuso di averlo fatto qui, ma i commenti di cui parlo si sono sviluppati sotto una foto della sua pagina instagram, foto che poco c’entrava.
Adele e Giovanni
10/06/2016 atEcco, appunto sospettavo che lei fosse una persona ragionevole. E’ una gran bella cosa correggere l’istinto un po’ predadore dei bambini. Un saluto e buon week-end
Luciana Avion
10/06/2016 atHo letto anch’io quei commenti su instagram. Allucinante. Secondo me c’è gente così frustrata che coglie la prima occasione per dirne di ogni su internet dove può scrivere da dietro uno schermo. Perchè nella vita di tutti i giorni magari sono infastiditi dalle opinioni altrui, ma per quieto vivere (o ipocrisia?) stanno zitti, poi vedono il commento sui social e via a buttare tutto fuori con espressioni del tipo “ciccia stai zitta” o simili che vorrei vedere a dirle dal vivo. La gente vuole solo risposte del tipo “ahahah” “che forte” “che bravo” “wow” e basta. Come su fb: puoi mettere “mi piace”, ma “non mi piace” non c’è. C’era ma l’hanno tolto. Perchè la mentalità comune è “se non ti piace passa oltre”. Persone che scrivono “bè mio figlio schiaccia tutte le formiche è un problema?”. Mi sarei aperta un account solo per rispondere “mio figlio strappa tutti i fiori che vede dalle aiuole, è un problema?” oppure “mio figlio prende a sassate i cani randagi, che male c’è?”. Le critiche sono sempre inutile polemica, si risponde sempre “eh no vanno bene se sono costruttive”, eppure non ho mai visto commenti che prendevano bene una critica. Mi è parso stravagante associare carne e lumaca, ma miserabili le risposte sotto. Sono dello stesso livello di chi dice “ma l’olio da frittura lo butto nel lavandino, saranno fatti miei”. Eh no, inquinare l’acqua sono fatti di tutti. Ogni volta che qualcuno solleva un problema tutti ne approfittano per ridergli dietro, quanta ingenuità. Poi dire a una vegana, ammesso che la malcapitata in questione lo fosse, “vivi e lascia vivere”, mi sembra oltre l’assurdo. Il messaggio che traspare è sempre “non rompete le scatole, chissene frega di tutto, l’importante è ridere”. Se uno pensa che un commento è inadeguato al contesta basterebbe dirlo, invece che scatenrasi sul niente.
Ornella Sprizzi
10/06/2016 atLuciana,
Tutti i commenti a cui fai riferimento non sono miei.
Se sotto una mia foto o un mio post si scatena una discussione e i toni si accendono, non è compito mio fare da moderatore. Rispondo ai commenti che mi riguardano e mi citano direttamente. Oggi sono stata velatamente “accusata” di incoerenza e disinteresse verso un tema.
Il mio profilo ha volutamente un taglio leggero, ma questo non significa che io sia insensibile a certe tematiche. Forse semplicemente decido di non trattarle? Non parlo di tantissime altre cose.
Concludo dicendo che proprio non sono quella che gradisce solo i commenti “ha ha ha” e non ho mai bannato nessuno dal mio profilo per aver esposto una critica. Costruttiva o meno che fosse 😉
Ornella Sprizzi
10/06/2016 atCiao Adele e Giovanni,
grazie per il vostro commento posato ed educato. Così come lo era quello della persona che ha commentato oggi su Instagram in relazione allo stesso argomento. Sebbene espresso con educazione, devo dire che ho trovato fuori luogo il commento per il contesto (e fra le righe, mi sono sentita dare anche un po’ dell’ipocrita, diciamolo).
Penso che abbiate avuto modo di leggere anche la risposta che ho dato io a quella persona, e non solo quella di chi l’ha poi aggredita. Mi sembra di essere stata ugualmente rispettosa ed educata.
Ad ogni modo, come ho scritto, il mio racconto era fine a se stesso, e non aveva alcun proposito educativo (o diseducativo che dir si voglia). Almeno non oggi 🙂
Buon lavoro e buona giornata,
Ornella
Adele e Giovanni
10/06/2016 atHo dimenticato di dire che sono quasi sicura che se lei dovesse scegliere tra pennarelli testati su animali e pennarelli di altro tipo sceglierebbe per i suoi figli questi ultimi (ammesso poi che i pennarelli siano testati su animali).
Arix78
16/06/2016 atMio figlio ha scarabocchiato il gatto, si, i pennarelli sono stati testati, almeno sul mio gatto. Mi sembra stia bene, vado a vedere…la tengo aggiornata
Ornella Sprizzi
17/06/2016 atGrazie Arix78, finalmente un commento ironico 😀
Arix78
29/06/2016 atSono d’accordo con te, l’ironia ci salverà da ogni male!
Annalisa
13/06/2016 atPer curiosità leggendo questi commenti (chi me l’ha fatto fare!) sono andata a vedere questa benedetta foto su instagram e mi sono letta i commenti (non tutti perchè già resistere con la prima metà è tanto). Ma come mai nessuno capisce la differenza tra veganesimo e consumo consapevole? A lei sembra incomprensibile come non si possano evitare certi prodotti quando sono il risultato di certe procedure? Invece le sembra comprensibile inquinare il pianeta per nutrire un mucchio di bestie enormi (ovvero mucche and co)? Produrre un vitello dietro l’altro per un consumo sfrenato di formaggi e latte inserito ovunque? Le sembra concepibile coltivare circa un terzo del pianeta per nutrire bestie? La cosa triste è non capire che chi si interessa a questi argomenti si occupa eccome dei fatti propri! Perchè il consumo di acqua, energia e cibo fatto per questi piaceri è pagato da tutti. Ma come si fa a fermarsi a riflettere sul “a me piace questo, a te no”. Se a me piace tenere il motore dell’auto acceso tutto il giorno in sosta no problem? Ma guardatevelo un video sulla produzione in serie di uova o sulla produzione industriale di latte! E sottolineo industriale perchè di modi di fare queste cose ce ne sono di diversi!
Annalisa
13/06/2016 atNon commento su instagram solo per evitare notifiche insopportabili tutta la sera e nei giorni seguenti, di gente che non capisce che no non stai lasciando vivere affatto se ti comporti tranquillamente in un modo che tocca anche gli altri e non solo il proprio portafoglio.
Annalisa
13/06/2016 atSo bene che si rispondeva a un commento inappropriate, ma con argomentazioni con i paraocchi. E’ come dire che tra il pallone fatto dai bambini di 5 anni e quello di un mercato che non sfrutta i minori non c’è differenza. I metodi di produzione che distruggono le risorse o sfruttano il lavoro riguardano tutti.
Lella
13/06/2016 atNo, ma infatti i commenti fanno piangere quanto quello iniziale. Dopo quella che dice “mio figlio pesta tutte le formiche” e scrive TUTTE maiuscolo per sottolineare meglio la maleducazione che si prodiga a infondere al figlio. No ma non c’è problema, potrebbe sentirsi fuori luogo se venisse educato.
“Vivi e lascia vivere” dissero quelli che per i propri piaceri fanno sì che i campi siano riservati all’allevamento e non agli esseri umani. “Vivi e lascia vivere”, sì lo dicono anche nei macelli e durante la macinazione dei pulcini ancora vivi per farci mangimi. Ma si sa restare disinformati è più codomo. In effeti devo dire che quando non sapevo queste cose vivevo meglio e non dovevo sbattermi a cercarmi il produttore locale, leggere le etichette per cercare di scegliere a chi dare i miei euro.
Lella
13/06/2016 atIo stavo rispondendo a un commento che non vedo più, ma è stato cancellato?
Ornella Sprizzi
13/06/2016 atNo Lella, non ho cancellato nessun commento.
Però adesso mi inizio ad irritare, perché i commenti di LELLA, ANNALISA, LUCIANA, ADELE E GIOVANNI e pure di ELIOTTA sono stati inseriti tutti DAL MEDESIMO INDIRIZZO IP.
Vorrei capire dunque se stiamo intavolando una conversazione o un monologo qui, grazie.
Lella
13/06/2016 atPerchè è il computer dello stesso ufficio, bisogna portarsi ognuno il suo per un blog?
Ornella Sprizzi
13/06/2016 atQuindi siete 6 persone nello stesso ufficio, tutte prive di account instagram ma che hanno ugualmente visualizzato il post e i relativi commenti, che da tre giorni inseriscono commenti dal contenuto sostanzialmente identico sotto questo post. Nessun problema al riguardo, ma vi faccio notare che continuate a menzionare persone che hanno commentato altrove e che non hanno modo di leggere le vostre repliche qui. Oltre al fatto che, mi spiace ripeterlo, siete andati totalmente fuori tema. Buona serata a voi, tutti e 6. O ce ne sono altri?
Lella
13/06/2016 atUn monologo ripreso dopo 3 giorni è il colmo. Buona serata
Ornella Sprizzi
13/06/2016 atAncora in ufficio alle 21:38, durante la partita dell’Italia. Siete degli stakanovisti, chapeau.
Lella
13/06/2016 atIo ho commentato a quest’ora e sì ci rimarrò tutta la sera. Non prendo le ferie per la partita dell’Italia e non tutti i luoghi di lavoro chiudono alle 19. Mi sfugge il senso di cambiare nome nell’arco di più giorni e di darle spiegazioni inventate quando si potrebbe non rispondere.
Danila
17/06/2016 atSalve Lella,
e’ con piacere che leggo i suoi commenti su questo blog perche’ ora oltre ad essere una mamma sono diventata una mamma consapevole. Ringrazio anche Mammamatta che mi ha permesso, tramite i suoi canali, di venire a conoscenza di un tema cosi’ delicato che andra’ a cambiare la mia vita e quella di mio figlio. Nonostante sia una mamma super social, stranamente, non ero mai incappata in nessun video sugli allevamenti di massa, pulcini macinati vivi, latte con pus, inquinamento mondiale causato dalle scoreggie delle mucche e tanti altri temi che ho appreso, invece, dai suoi commenti su questo blog premamam. Sono stati illuminanti per me!
Ho sempre pensato di essere fisiologicamente carnivora e invece scopro che non ho uno stomaco corto come i leoni!
Ho solo un dubbio ora, se compro una zucchina al supermercato il mio euro lo do alle stesse persone che vendono la carne… non so come fare!
Mi dispiace sapere che una persona sensibile come lei debba lavorare cosi a lungo e per questo le auguro una buona giornata.
Con grande ammirazione,
Danila
Ornella Sprizzi
17/06/2016 atHahahahhahahahaha Danila, muoro!